23 a 13; 25 a 11; 22 a 14. Insomma, 3 a 0 secco. E non stiamo parlando di una partita di volley o di tennistavolo, ma di una sfida altrettanto allettante. Quella che una quarantina di bambini, in un pomeriggio assolato di metà luglio, hanno giocato nel laboratorio del Panificio Agricolo Fratantonio, , capofila del progetto PANIERE IBLEO.
Usando olfatto, tatto e gusto hanno messo a confronto un pane slow (quello tradizionale, modicano, di casa) e un pane fast (quello industriale). Infine, con l’aiuto della nutrizionista Mariachiara Petriglieri non solo hanno decretato come vincitore il primo, ma hanno anche compreso il perché.
















Grazie, quindi, ai nostri piccoli amici: con loro abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio, non solo per i risultati ottenuti nella divulgazione della bontà qualitativa e storica del pane di casa, ma anche per l’attenzione e il coinvolgimento che i ragazzi hanno mostrato durante la visita al laboratorio, venendo così a conoscenza di tutte le fasi produzione e trasformazione che dal grano e dalla farina portano il pane sulle tavole di casa. Sorrisi, cori e applausi finali per la ricca merenda con cui ci siamo salutati, il modo migliore per tracciare un legame con gli adulti di domani: seminare dolci e gustosi ricordi che li facciano crescere nel solco del terreno e della tradizione.